Mostra collettiva “La stagione illustre" - Comune di Caorle |
Periodo dal 03/07/2022 al 04/09/2022 Inaugurazione: 03/09/2022 - Orari: tutti i giorni 9:00-22:00“La stagione illustre. Pittura veneta in mostra a Caorle”. Esposizione che con oltre un centinaio di opere intende rendere omaggio ad alcuni tra i maggiori protagonisti di quella cosiddetta “stagione illustre” della pittura veneziana L’iniziativa patrocinata dalla Regione Veneto, nasce da un’idea del dott. Antonio Zanon, il quale, condividendo con un gruppo di amici qui definiti “gruppo dei promotori”, la passione per la pittura en plein air, per l’arte e la storia veneziana, si è fatto promotore del progetto espositivo suscitando l’interesse del Sindaco Marco Sarto, dell’Assessore Luca Antelmo e dell’intera Amministrazione comunale che, consapevole dell’importanza dell’evento, si è immediatamente resa disponibile a fornire la propria collaborazione e contributo per consentirne la realizzazione. Spiega il Dott. Antonio Zanon “La stagione illustre. Pittura veneta in mostra a Caorle è frutto di una selezione di autori che, attraverso opere inedite e testimonianze rare, segue un percorso ideale che parte dalle scuole veneziane e giunge fino al presente ai nostri paesaggi e sguardi con l’auspicio che, in futuro, altri artisti o appassionati di pittura possano venir contagiati dallo stesso desiderio di creare occasioni, legate all’arte, da offrire alla Città”. “Per Caorle, insignita dalla Regione Veneto del titolo di Città veneta della cultura 2022 – chiarisce Marco Sarto – Primo cittadino della località balneare – si tratta di un’altra importantissima iniziativa di cui andare fieri, perché consente ancora una volta di innalzare sul piano qualitativo dei contenuti l’offerta turistica. Si tratta di una progettualità – continua il Sindaco - pensata però anche a beneficio di tutta la comunità residente, che per l’occasione vedrà inoltre esposti insieme, in una sezione dedicata, i dipinti della Collezione Civica di proprietà del Comune, acquisiti nel tempo in occasione di varie mostre e concorsi di pittura “ex tempore “, che oggi costituiscono un rilevante patrimonio artistico per la città.” L’esposizione del Centro Culturale Bafile, offrirà a turisti e residenti, fino a domenica 4 settembre, un’esperienza immersiva di assoluto livello culturale, un coinvolgente e stimolante dialogo con le opere di maestri del Novecento e oltre che, nel rispetto della tradizione dei grandi autori della pittura veneta del passato e della fulgida stagione impressionista, sono stati in grado di dare vita ad un linguaggio pittorico unico e originale. Grazie anche alla disponibilità di numerosi collezionisti privati, saranno presenti dipinti di Alessandro Milesi, Pio Semeghini, Teodoro Wolf Ferrari, Alessandro Pomi, Guido Cadorin, Virgilio Guidi, Luigi Vincenzo Cobianco, Mario Vellani Marchi, Marco Novati, Carlo Cherubini, Juti Ravenna, Neno Mori, Cosimo Privato, Eugenio Da Venezia, Giorgio Valenzin, Luigi Scarpa Croce, Mario Varagnolo, Bruno Saetti, Aldo Bergamini, Gigi Candiani, Carlo Dalla Zorza, Rino Villa, Fioravante Seibezzi, Nando Coletti, Zoran Mušič, Renzo Zanutto, Armando Pizzinato, Giovanni Barbisan, Mario Dinon, Toni Fontanella, Giampaolo Domestici, Saverio Barbaro, Domenico Boscolo Natta, Miro Romagna, Renato Borsato, Giuseppe Gambino, Riccardo Licata, Piero Slongo, Alberto Gianquinto, Silvio Marchesan, Elvio Trevisan, Renato Trevisan, Giancarlo David. Da segnalare all’interno del percorso espositivo, con circa una ventina di opere, anche la presenza del cosiddetto "gruppo dei promotori": Giorgio Di Venere, Marilena Iseppi, Donino Borin, Ennio Cagnin, Salvino Boscolo, Willy Pontin, Gianni Trevisan, Toni Trevisan, Gigi Voltolina, Antonio Zanon. “Poter ammirare all’interno del Centro Culturale Bafile una selezione di dipinti come questa – commenta Luca Antelmo Assessore alla Cultura del Comune di Caorle – rappresenta una vera opportunità di crescita personale sul piano estetico, perché in grado di avvicinare pubblici diversi a contenuti artistici di grande levatura e spessore richiamati da una pittura figurativa di paesaggio che fa godere appieno del riconoscimento di celebri architetture e scorci di Venezia, del fascino del paesaggio lagunare e di tutte quelle testimonianze, suggestioni e della magia di un territorio come il nostro, che questi dipinti, con i loro colori e le loro pennellate, sugellano magnificamente e proiettano a memoria futura ”. “Venezia, città d’arte per eccellenza – spiega la prof.ssa Lorena Gava, storica e critica d’arte nonché autrice dei testi presenti in catalogo e in mostra - ha conosciuto molte stagioni pittoriche che si sono succedute nei secoli con invidiabile vigore. Città d’acqua e di cielo, di riflessi e di orizzonti, Venezia ha dato origine ad una pittura fondata su luce e colore, un binomio che possiamo considerare come specchio e sintesi della sua stessa essenza. Dalla prospettiva cromatica di Giovanni Bellini, alle brillantezze di Carpaccio e Cima da Conegliano, al tonalismo di Giorgione, fino al classicismo di Tiziano, all’ariosità di Veronese e ai bagliori di Tintoretto e Jacopo da Bassano, è tutto un susseguirsi di lampi retinici, una gioia degli occhi, uno stupore dello sguardo. Anche il Novecento - continua sempre Gava - sulle orme dei cieli del Tiepolo e del Canaletto e sui fulgidi cromatismi ottocenteschi di Ciardi, Nani, Favretto, Nono e Tito, ha celebrato lo splendore della terra veneta con molti artisti, alcuni dei quali sono oggi maestri affermati. Le opere presenti in questa mostra sono brani autentici di vita vissuta, frammenti appassionati di natura fra distese di acqua, di verde e di spazi urbani. Un linguaggio pittorico in cui ad emergere è la varietà delle movenze e delle forme della grande pittura veneta, che nell’olimpo delle voci espressive, non può rinunciare agli incantesimi del paesaggio, della luce e delle mai perdute forme del mondo”. A corredo della mostra è stato pubblicato un prezioso catalogo, edito dalla casa editrice Stilus, con prefazioni di Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto e del Sindaco di Caorle Marco Sarto, i cui testi, curati da Lorena Gava, unitamente all’importante apparato fotografico e didascalico fanno di questo volume uno strumento in grado di valorizzare quella “stagione illustre”, che tanto ha ispirato in chiave pittorica e che oggi, anche grazie a questo contributo, continuerà a fare in futuro. |